domenica 18 marzo 2012

sometimes, it happens

Ieri sera tornavo da una cena con amici. Una cena di compleanno, con chiacchiere risate e ringraziamenti. La festeggiata prima di andare via mi dice "grazie di essere venuti, grazie che ci siete sempre".
Ero in macchina con G che mi portava a casa e poco prima di arrivare al parcheggio di casa mia, vedo una persona stesa a terra di fronte al veterinario. Dico a G di fermarsi, accostiamo. Abbasso il finestrino e proviamo a chiamarlo.... niente, non si muove. Suoniamo il clacson. Ancora niente. Gridiamo. Nessun movimento.

Mi tremavano le ginocchia. Ero seduta. Avevo paura di scendere ed andare a controllare. Dico a G di chiamare il 112. Non risponde nessuno. Chiamiamo il 118, descriviamo la situazione e ci dicono che manderanno qualcuno. Le mie ginocchia continuano a tremare. Il tipo sta sempre fermo sdraiato. Mentre aspettiamo l'ambulanza passa un signore che va verso la sua macchina, vede il tipo a terra, sale in macchina e se ne va. Passano altre macchine ma non si ferma nessuno. Dopo appena 10 minuti arriva l'ambulanza, G scende per indicargli la strada. Scende una signora che ci chiede se lo conosciamo... No. Gli controlla il polso e tenta di svegliarlo chiamandolo. Niente. Prova ancora. Lo caricano sulla barella e finalmente si muove coprendosi il viso con il braccio e tirando le gambe al petto. L'ambulanza se ne va e le mie ginocchia tremano.
G era vicino a lui, ha detto che non gli sembrava né ubriaco né drogato. Conclusioni alle quali sono giunti tutti coloro ai quali ho raccontato la storia. 

Era solo, steso per strada. Non è per dire che la gente ti guarda e ti ignora. Non è per dire che capisco la paura della gente, perché anche io ne avevo. Non è per dire che spesso si giunge a conclusioni che potrebbero non essere corrette, che ci si basa su pregiudizi. Potrebbe aver avuto un malore qualsiasi, uno svenimento.
E' per dire che se mai una sera tornando a casa mi sentissi male e svenissi per strada, vorrei tanto che un passante qualsiasi chiamasse l'ambulanza per me.

Sebbene ieri sera mi sia addormentata senza il pensiero di lui per strada da solo, stamattina mi sono svegliata chiedendomi se ora sta bene.

9 commenti:

cinas ha detto...

una volta mi è capitato di soccorrere una donna che si era buttata dalla finestra.
la ricordo ancora.

Fannes ha detto...

Che dramma. Io in teoria non posso lasciare la gente a terra, avendo i patentini per il primo soccorso mi potrebbero anche arrestare T_T

Paolo.81 ha detto...

Già, chi non avrebbe paura...
Brava ad esserti fermata.

Airbag ha detto...

è strano leggere queste cose con gli occhi di un estraneo.

Alice ha detto...

Cinas: non riesco ad immaginare, probabilmente mi sarei pietrificata.

Fannes: tecnicamente non l'ho lasciato a terra, ho chiamato aiuto. Però si, non ci sono andata vicino, ma non credo di essere preparata per farlo.

Paolo: il post non era per avere un brava... è che ti assicuro mi ha intristita.

Ik: e cosa hai visto?

Airbag ha detto...

beh, sai anche tu che la situazione descritta per me è una prassi.

Leggendo ho solo visto come applicare i diversi protocolli per la (eventuale) rianimazione: scendere, avvicinarsi, chiamare, scuotere, telefonare al 118 se non si sveglia, assicurarsi che respiri e/o abbia battito, altrimenti iniziare il massaggio e attendere i sanitari.

Ma paura no, quella non riesco a vederla.

Anonimo ha detto...

a proposito, con immensa tristezza ricordo un mese fa un episodio molto spiacevole.
io e fidanzato tornavamo da aver fatto un po' di bisboccia con gli amici... e troviamo per strada una macchina capovolta a lato della strada. il guidatore è ancora dento, che urla e batte sul vetro, chiedendo di liberarlo. dopo un po' riusciamo a farlo... ne esce una ragazza malandata, che però si regge in piedi.
non sto a raccontarti tutta la storia, ma la tizia non vuol chiamare l'ambulanza (addirittura ha richiamato il 118 e ha mandato indietro i soccorritori) nè il carro attrezzi. però sanguina, ha ferite in testa e in volto... noi non ci fidiamo a lasciarla lì e chiamiamo la polizia. e che fanno? ci riempiono di parole perchè abbiamo insistito con la ragazza. che se uno non vuol farsi curare, non lo si può forzare.

ed io sono andata a letto con una grande tristezza: se avesse avuto un trauma cranico? sarà andata a farsi medicare? e perchè i poliziott erano scocciati che li avessero chiamati?
cos'altro avremmo dovuto fare?
ancora non mi abbandonano questi pensieri...




gutta

Alice ha detto...

To Ik: la tua o la mia, di paura?

To Gutta: non so... si certo che se non vuoi i soccorsi non puoi costringerla, ma potrebbe anche essere stata sotto shock. Io li avrei chiamati esattamente come hai fatto tu.

Airbag ha detto...

ovviamente la mia.